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Nel nome dell'Imperatore: l'Inquisizione in Warhammer 40.000

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Chi sono questi tetri figuri pronti a torturarti al minimo segno di eresia e come è giocarli grazie al nuovo codex uscito da poco?

Se siete nerd di vecchia data, vi ricorderete sicuramente dello sketch sull'inquisizione spagnola dei Monty Python, creato dal leggendario gruppo comico inglese negli anni Settanta. Una gag ricorrente nel loro show Flying Circus, che giocava sull'idea che l'inquisizione, pur arrivando inaspettata, fosse molto meno minacciosa di quanto si potrebbe pensare.

Nel cupo universo di Warhammer 40.000, l'Inquisizione è tutt'altra storia: qui, quando fa la sua comparsa, c'è ben poco da scherzare. Armata fino ai denti e pervasa da un fervore spietato, quest'organizzazione segreta è decisa a spazzare via qualsiasi individuo o creatura cerchi di corrompere la purezza dell'umanità. Una letale forza d'elite più che un esercito vero e proprio, che entra in gioco quando la minaccia è troppo grande per essere gestita dalle sole truppe dell'Imperium (come i supersoldati dell'Adeptus Astartes o i valorosi combattenti dell'Astra Militarum).

Vaghe e nebulose sono le informazioni circa l'origine dell'Inquisizione. E non poteva essere altrimenti per un'organizzazione che agisce nell'ombra. Quello che sappiamo (quasi) per certo è che essa nasce in seguito all'Eresia di Horus, uno dei periodo più buii della lore di Warhammer 40.000 (anche se qui siamo nell'anno 30.000).

Con la caduta del Primarca corrotto Horus e l'esito catastrofico della sua ribellione, che vede quasi metà dei Capitoli Fondatori degli Space Marine venire corrotti dal Chaos, l'Imperatore in persona, gravemente ferito e costretto a vivere eternamente sul Trono d'Oro, ordina la creazione di un'organizzazione segreta per vigilare sulla purezza e l'integrità dell'umanità.

Il principale fautore di quest'ultima è Malcador il Sigillita, potentissimo psyker reggente di Terra, a cui si deve tra l'altro anche la creazione dei primissimi Grey Knights, figure principali di uno degli Ordini in cui è suddivisa.

Tre Ordini, un solo obiettivo

Benché sia animata da un solo obiettivo, l'Inquisizione ha una struttura che ricorda molto da vicino quella degli Space Marine. Se le legioni di quest'ultimi sono divise in Capitoli, ciascuno con livree, metodi e armamenti unici, l'Inquisizione è invece articolata in Ordini, le cui tenute e formazioni ben rispecchiano lo specifico nemico che devono combattere.

L'Ordo Hereticus, uno dei tre Ordini Maggiori dell'Inquisizione, è ad esempio la trasposizione futuristica dei cacciatori di streghe. Incaricato di sradicare l'eresia, la stregoneria e le deviazioni psioniche all'interno dell'Imperium, tra le sue fila militano frati armati di gigantesche motoseghe a catena, accoliti amanti dei lanciafiamme e letali assassini del Culto della Morte. Vista la sua missione, è spesso affiancato dalle Sorelle Guerriere dell'Adepta Sororitas, che portano il fuoco purificatore su chiunque osi deviare dal cammino dell'Imperatore.

L'Ordo Malleus è invece la frangia specializzata nella caccia ai demoni e in tutto ciò che profuma di Warp. Ultimo baluardo contro le forze del Chaos, ingloba al suo interno i temibili Demonhost, esseri umani trasformati in prigioni viventi per demoni, e i Jokaero, una razza di scimmie tecnologicamente avanzate capaci di creare e modificare tecnologie a livelli quasi magici. Alleati prediletti dell'Ordo Malleus sono i Grey Knights, Space Marine addestrati specificamente per affrontare e annientare i demoni.

Infine, a combattere e annientare razze aliene come i Tiranidi, i Tau, i Necron e gli Eldar c'è l'Ordo Xenos. Questa branca dell'Inquisizione è infatti specializzata a contrastare qualsiasi altra forma di vita non umana che osi mettere piede (o tentacolo) nell'Imperium. Come per l'Ordo Malleus, anche i principali alleati dell'Ordo Xenos sono Space Marine: questa volta si tratta della Deathwatch, unità d'élite formata da supersoldati selezionati da diversi Capitoli, nota per operare in piccoli team (chiamati “kill team”, nome poi ripreso per il gioco spin off di Warhammer 40.000) e utilizzare armi e tattiche uniche.

Gli Inquisitori

A capo di ogni Ordine ci sono gli Inquisitori, figure temute e rispettate in tutto l'Imperium. Questi individui possiedono un'autorità quasi illimitata e sono capaci di prendere decisioni che possono cambiare il destino di interi mondi. Tra i più celebri inquisitori dell'universo di Warhammer 40.000 troviamo Torquemada Coteaz, membro di spicco dell'Ordo Malleus, noto per la sua inflessibile giustizia; Kyria Draxus, temuta Lord Inquisitrice dell'Ordo Xeno; e Katarinya Greyfax, iconica quanto inflessibile Inquisitrice dell'Ordo Hereticus.

Controverso è invece il caso dello psionico Gregor Eisenhorn, Inquisitore dell'Ordo Xenos più volte tacciato di eresia da altri membri dell'Inquisizione a causa dei suoi metodi di lavoro poco ortodossi. Per capire la sua importanza nell'Universo di Warhammer 40.000 vi basti pensare che Eisenhorn è uno dei personaggi attorno a cui potrebbe ruotare la futura serie in live action sviluppata per Prime Video (sì, proprio quella che vedrà coinvolto Henry Cavill).

Queste figure, che incarnano l'estrema volontà dell'Imperatore, raramente scendono in battaglia in prima persona. Quando però lo fanno, si fanno accompagnare da una folta schiera di Agenti Imperiali, a cui Games Workshop, dopo otto anni di assenza, ad agosto 2024 ha finalmente dedicato un nuovo codex, rendendoli nuovamente un vero e proprio esercito per le partite di Warhammer 40.000.

Codex: Agenti Imperiali

Dopo due edizioni in cui potevano essere giocati solo come alleati alle forze dell'Imperium, il Codex: Agenti Imperiali di decima edizione permette nuovamente di poter schierare sul campo un'intera armata legata alle forze dell'Inquisizione. E non solo.

Quattro sono infatti i distaccamenti giocabili: uno per ogni Ordine maggiore e uno tutto dedicato alla Marina Imperiale e ai Rogue Trader, branca dell'Imperium che negli ultimi anni, grazie a Kill Team e al board game Blackstone Fontress, è uscita da romanzi e videogame per approdare sui tavoli da gioco.

La prima è la forza spaziale dell'Imperium, che naviga nello spazio con navi così grandi che farebbero impallidire anche il Millennium Falcon. I Rogue Traders, invece, sono bande di mercanti spaziali con licenza di fare più o meno quello che vogliono, compreso trafficare con alieni e visitare mondi proibiti. Ma non fatevi ingannare, questi non sono semplici commercianti: la loro "licenza" viene direttamente dall'Imperatore stesso (o almeno così dicono loro).

Se quest'aggiunta è sicuramente una nota positiva, il Codex - e l'esercito - degli Agenti Imperiali non è al momento tra i più invitanti da giocare. Il motivo è presto detto: invece che creare nuovi modelli a hoc per l'armata, Games Workshop si è limitata buttarci dentro tutto quello che "non aveva una casa", trasferirci in blocco tutta la Deathwatch e includerci anche una manciata di unità dagli alleati storici dell'Inquisizione come i Grey Knights o l'Adepta Sororitas.

C'è di buono che il Codex: Agenti Imperiali, oltre che da solo, continua a poter essere giocato anche come supporto ad altri eserciti dell'Imperium. Questo vuol dire che un'armata di Adepta Sororitas, in base al numero di punti a cui si gioca la partita, può aggiungere al suo schieramento da 1 a 4 unità di Agenti Imperiali, ricreando così una tipica missione dell'Ordo Hereticus.

In questo, la nuovissima Combat Patrol degli Agenti Imperiali è perfetta, in quanto contiene venti Adeptus Arbites (i poliziotti dell'Universo di Warhammer 40.000, Judge Dredd insegna), un set di Agenti Inquisitoriali, un Assassino Eversor e un Prete del Ministorum. Tutte unità che ben si sposano con la lore delle Sorelle Guerriere (ma anche dell'Astra Militarum, ad esempio).

Per tutti questi motivi (e in quanto grande fan dell'Inquisizione di Warhammer 40.000), mi sento di dire che il Codex: Agenti Imperiali è molto lontano dall'essere un punto d'arrivo soddisfacente, ma è senza ombra di dubbio un punto di partenza interessante.

Sono infatti abbastanza sicuro che nei prossimi anni usciranno diversi nuovi kit a supporto di questo esercito: con il quasi concluso ritiro di tutti i modelli in metallo e resina dal catalogo di Warhammer 40.000, nuove versioni in plastica di unità storiche come il Jokaero, il Demonhost, le Assassine del Culto della Morte o i Crociati sono necessarie per ampliare la gamma di accoliti dell'Inquisizione. L'assenza da colmare più velocemente è però quella di un kit che permetta di realizzare un inquisitore generico, magari con bitz e componenti extra per personalizzarlo secondo i tre Ordini Maggiori.

Nel frattempo, accontentiamoci di poter nuovamente schierare in battaglia un'intera forza d'attacco dell'Inquisizione e stiamo attenti a non perdere mai la fede nell'Imperatore.

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