Geek Books Volume 1 - Alien Vault, Dieci anni nel paese delle meraviglie, The Art of He Man, Bitmap Brothers Universe
Un libro fondamentale per la saga dello xenomorfo, la storia delle pubblicità Giochi Preziosi, le origini di He Man e quella di uno storico sviluppatore per Amiga
Sapete cosa è più bello di leggere un fumetto, vedere un film o giocare aun videogioco? Comprare libri in cui quei film, videogiochi e fumetti vengono analizzati e passati al setaccio attraverso foto di scena, interviste dietro le quinte e informazioni da sfoderare nell’ennesima discussione su internet.
E più la cultura geek si sovrappone a quella mainstream, più questi libri stanno diventando una presenza fissa non solo nel mio carrello di Amazon, ma anche nelle librerie di tutto il mondo. In questa rubrica troverete di tutto, dai libroni sul cinema ai trattati di videogiochi, aall’analisi meticolosa dei giocattoli degli anni ’80 fino alla critica dei robottoni giapponesi. Insomma se N3rdcore fosse una libreria, dentro ci trovereste questi volumi.
Alien Vault: The Definitive Story of Making the film
Alien è una delle mie fisse personali, un film che riguardo almeno una volta l’anno, quindi fondamentalmente qua non stiamo parlando istruzione, ma di pornografia. Ci sono molti libri dedicati alla saga e spesso si occupano di tutti i film, che è un po’ come fare un pranzo a menù fisso in un locale stellato che dopo il secondo inizia a servirti il cibo del ristorante cinese a fianco che pratica anche chirurgia clandestina.
Alien Vault è dedicato solo ed esclusivamente del primo film e lo analizza in maniera maniacale, dai bozzetti preparatori fino all’ultimo metro di pellicola, passando attraverso interviste, foto di scena e una vera chicca per feticisti: la replica di alcuni oggetti di scena, come i copioni, le toppe dell’equipaggio, le cianofrafie dell’astronave e i poster pubblicitari. Il tutto è presentato in una confezione decisamente di classe. Non si tratta di decidere se comprarlo o meno, ma quando.
Dieci anni nel paese delle meraviglie
Quando ero un bambino Babbo Natale non abitava al Polo Nord, abitava alla GIG e la GIG era Dio, la parola che arrivava periodicamente dal cielo sotto forma di pubblicità e cataloghi dicendomi cosa mi sarebbe piaciuto. Nella mia mente era un luogo incredibile e lavorarci voleva dire sostanzialmente sguazzare nei giocattoli tutto il giorno. La GIG nasce dall’unione di un gruppo di grossisti di giocattoli e per 10 anni affida la propria comunicazione a un’azienda di comunicazione di Firenze, la Phasar. Saperlo adesso per quanto mi riguarda è come scoprire che abitavi accanto a Stan Lee nel periodo in cui ti iniziavamo a piacere i fumetti.
Il libro racconta quei 10 anni di creatività e comunicazione attraverso aneddoti, racconti e ricordi. Come nascevano le sigle, le pubblicità, gli slogan, tutto. Particolarmente figa tutta la parte dedicata ai Transformer e simili. È oggettivamente un libro molto completo e abbastanza hardcore con molto spazio per il testo e poco per le immagini che sono tutte in bianco e nero. Decisamente un volume interessante ma forse più per gli appassionati di comunicazione che i nostalgici. Se la parte visiva fosse stata più curate sarebbe stato incredibile, invece è solo un ottimo volume.
The Art of He-Man and the Masters of the Universe
Ho già scritto di He-Man e di quanto abbia fondamentalmente monopolizzato il mondo dei cartoni animati degli anni ’80 imponendosi non solo come giocattolo ma anche come modello narrativo nel mondo dei cartoni animati per bambini. In questo volumone troverete i primi bozzetti, quelli in cui Skeletor era una specie di mostro verde e He-Man un plagio di Conan. È un libro più visivo che testuale che cerca di dare una panoramica globale del fenomeno, passando dai giocattoli ai fumetti passando per i cartoni animati, i tentativi di riportare in auge il marchio, le riedizioni delle action figure storiche, il materiale pubblicitario e così via.
Qua e là ci sono interviste a designer e progettisti legati ai vari progetti e la solita fracca di curiosità. Per chi ha vissuto quegli anni da ragazzino è un libro spettacolare, se poi proprio volete esagerare potete anche comprarvi i volumi dedicati solo ai fumetti o solo ai cartoni animati, ma direi che a meno di non avere ossessioni particolari può anche bastare.
The Bitmap Brothers Universe
Qua si entra sul sentimentale: i Bitmap Brothers sono state le prime rockstar dei videogiochi e sono legati a una delle piattaforme di gioco più belle di sempre (è così, non ammetto repliche) l’Amiga e a giochi come SpeedBall 2, Chaos Engine e Gods. Questo libro ripercorre in maniera maniacale e scientifica la nascita, lo sviluppo e la fine dei Bitmap Brothers, alternando testi fitti e sezioni grafiche create per ricordare alla nostra retina la morbidezza del loro design.
Pagina dopo pagina viene analizzata minuziosamente la genesi di ogni titolo, dai bozzetti iniziali all’impatto una volta sugli scaffali, raccontando la storia un gruppo di menti geniali e avanti sui tempi che contribuirono a creare un immaginario pop condivisio da milioni di persone. I Bitmap Brothers riuscirono a dimostrare al mondo che i videogiochi potevano e dovevano essere affrontati con impegno e cura, la stessa cura riposta in questo libro, proposto in una edizione veramente pregiata.Se siete interessati ad approfondire la questione vi consiglio il mio pezzo su Prismo a loro dedicato.