Fall Guys ci ricorda che la vita è soprattutto una questione di fortuna
Fall Guys non è solo un gioco divertentissimo ma ci ricorda anche che la vita è spesso una questione di culo, più che di meritocrazia e impegno
Breve riassunto di cosa è Fall Guys per i non iniziati: immaginate Mai Dire Banzai in cui siete uno dei poveri scemi che si facevano malissimo nelle varie prove, mescolate il tutto con l’estetica colorata e zuccherosa di Fortnite e lo stesso modello di business basato su skin, vestiti buffi ed emoticon. In Fall Guys l’obiettivo è superare una serie di prove che variano dall’arrivare in fondo prima degli altri a un percorso a ostacoli all’essere uno degli ultimi a non cadere da una piattaforma ruotante. In alcuni casi bisognerà superare alcune prove a squadre in cui spingere una palla fino al traguardo prima dei team avversari o avere il maggior numero di uova nel paniere prima dello scadere del tempo. Tutto ciò che possiamo fare è correre, tuffarci in avanti o afferrare gli avversari e in alcuni casi dargli una piccola spinta.
Fall Guys sta ovviamente diventando un piccolo fenomeno, e se gli sviluppatori saranno bravi a rintuzzare la sfida e correggere qualche sbilanciamento diventerà un successo in pianta stabile, grazie ad alcuni fattori fondamentali da sempre per i videogiochi: è facile da imparare, è divertente e colorato, anche se muori poi ricominciare velocemente, è interessante da vedere per chi non gioca, quindi va benissimo per Twitch e offre un discreto grado di incertezza, il che rende il tutto più interessante. Se non ci fosse stato Among Us, ovvero un gioco da 4 euro che mescola La Cosa col gioco dell’Assassino, ne staremmo ancora parlando un sacco.
Anche perché, non so se ci avete fatto caso, Fall Guys, oltre a essere il cavallo di troia per portare le dinamiche dei Battle Royale a chi li ha schifati o ignorati fino a questo momento, è una metafora perfetta del mondo del lavoro, anzi della vita del freelance, anzi, della vita di una persona comune.
Come funziona Fall Guys? Inizi una partita senza abilità particolari se non quelle date a tutti gli altri: spostarsi in avanti, trattenere gli altri, saltare e tuffarsi in avanti e devi sperare di cominciare su una mappa che conosci bene, poi devi sperare di capitare in una posizione buona per iniziare, poi devi sperare di non trovarti troppo vicino a gente stronza, poi devi sperare che qualcuno non ti ostacoli troppo quando decidi di seguire un percorso o evitare un ostacolo… e forse a questo punto hai superato il primo livello.
Secondo livello, è una sfida di gruppo. Qua devi sperare di non capitare nel team peggiore, quello con la gente che non sa cosa fare o che semplicemente trolla e ostacola i propri compagni di squadra, puoi solo fare del tuo meglio e sperare che anche gli altri facciano la stessa cosa. Se capiti nel gruppo sfigato sono fatti tuoi.
Terzo livello, tocca di nuovo fare a gara contro i poveracci rimasti in una cora a ostacoli, sperando che alla fine non ci sia uno che aspetta gli altri per buttarli fuori (sì, mi è successo).
Quarto livello, dobbiamo tutti resistere su un cilindro che ruota, schivando ostacoli, vince chi resta su, anche facendo un po’ di ostruzionismo.
E così via, fino alla fine. Se va tutto secondo i piani arriviamo primi, vinciamo qualche punto con cui sbloccare altri costumi, altrimenti si riparte da zero.
Il parallelo con la “rat race”, così chiamano gli americani l'esistenza competitiva che sperimentiamo, è abbastanza banale, ma Fall Guys lo rende centratissimo e ci dimostra ancora una volta quanto l’idea di meritocrazia, di farsi da solo e di essere padroni delle nostre vite sia spesso un velo di carta velina che mettiamo tra di noi e il rischio di impazzire come il protagonista di un personaggio di Lovecraft che scopre l'esistenza di divinità terribili.
In Fall Guys possiamo ovviamente diventare più “bravi” e utilizzare delle strategie per vincere; cercare di evitare i grupponi, dominare l’ansia di sbagliare, muoversi con precisione sotto pressione, imparare i percorsi più brevi sono tutte cose giuste da fare e che di sicuro vi aiuteranno ad aumentare le vostre chance di vittoria. Ci sono poi la prontezza di riflessi e la coordinazione che ovviamente valgono qualcosa. Ma saranno comunque elementi che conteranno meno della botta di culo, di beccare un percorso ostico partendo da una posizione di svantaggiosa, di venire risucchiati in una calca di spinte e trattenute, di quello che vi sfiora mentre state saltando e vi fa perdere il tempo. Credo che Fall Guys sia uno dei titoli in cui la "skill" conta meno e che ci permette si sperimentare in maniera perfetta il caso dell'esistenza e la sua dipendenza dalle forze esterne. Credo onestamente sia impossibile diventare "bravi" a Fall Guys.
Cercare di dominare Fall Guys per vincere è come cercare di dominare la vita: puoi fare tutti i piani che vuoi, ma basta un colpo di tosse della sfortuna per ricordarti che gli uomini fanno progetti e gli Dei sorridono. Picard in Star Trek diceva che “È possibile non commettere nessun errore e perdere lo stesso. Non è una debolezza, è solo la vita.”
E quindi puoi tranquillamente giocare per giorni e giorni accumulando esperienza senza vincere mai, mentre il tizio appena arrivato magari ha già parecchie coppe all’attivo. Perché? Perché gli è andata meglio, almeno per il momento e non c’è niente che tu possa fare se non riprovare. La meritocrazia vorrebbe che chi si impegna di più, vince, ma non è assolutamente così, la meritocrazia non esiste, se non in un piccolissimo gruppo ristretto di persone che partono tutte nelle medesime condizioni, anche là ho i miei dubbi. Esiste la tua capacità di essere pronto nell’istante in cui le forze del caos ti tendono la mano invece di tagliartela. D'altronde ci sarà un motivo se Napoleone preferiva generali fortunati.
Anzi, rispetto alla vita Fall Guys è persino più equo, perché non c’è quello col padre ricco che apre l’azienda con i suoi soldi e ti fa la morale sul rimboccarti le maniche, non c’è qualcuno che inizia da un’altra parte e deve attraversare il mare a nuoto per correre con gli altri, non c’è quello che corre una corsa tutta sua a cui gli altri non sono neppure invitati o quello che viene escluso perché non appartiene alla razza, al genere o alla zona che di solito parte più indietro o non parte neppure.
Ah c'è un'altra cosa che avvicina Fall Guys e la vita: la totale inutilità di guru e consigli vari.
La cosa bella di Fall Guys però è che il fallimento è solo temporaneo, come in ogni Battle Royale ci vogliono pochi secondi per ripartire, fallire ancora, fallire meglio.