Ok, belli Eddie e il film di Dungeons & Dragons, ma io come inizio a giocare?
Sì, questo è un altro articolo in cui vi diciamo come dovete fare per iniziare a giocare di ruolo. Ma è un po’ più frizzante degli altri.
C’è una cosa che vi devo dire subito riguardo Dungeons & Dragons e tutta la galassia sconfinata di giochi di ruolo: non sono così cool come li avete visti in TV e al cinema.
I giochi di ruolo vi regaleranno serate indimenticabili e a volte dimenticabili, riderete e piangerete (per vari motivi), vi ritroverete a comprare un sacco di dadi e manuali, ma non c’è nessuna telecamera che seguirà i vostri d20 mentre faranno il colpo critico della vita.
Per quanto siano scene galvanizzanti, le sequenze in cui Eddie Munson gioca con l’Hellfire Club in Stranger Things non sono una rappresentazione 1:1 di cosa succede davvero al tavolo da gioco. Non che non ci siano gli urletti ogni tanto, ma è bene ricordare che quella cosa lì è spettacolo puro.
Nonché un buon modo per i siti di magliette di vendere vagonate di varianti della t-shirt dell’Hellfire Club.
Difficilmente avrete anche un cast di comprimari come Chris Pine e Michelle Rodriguez ad interpretare i vostri compagni d’avventura. Nonostante sì, quelle cose che succedono nell’ultimo trailer del prossimo film di Dungeons & Dragons si possano tendenzialmente fare anche giocando al tavolo.
Questo trailer, se siete rimasti indietro con le notizie del mondo della cultura pop (in cui i giochi di ruolo rientrano da un po’):
Già che ci siamo, un piccolo, primo consiglio.
Se vi ritrovate in un gruppo di persone che si lamentano del fatto che il druido del gruppo non possa trasformarsi in un orsogufo secondo le regole di D&D, beh, quelle sono tendenzialmente il tipo di persone a cui dire “no, grazie” se vi invitano a giocare.
Ma è interessante perché l’incipit narrativo di Dungeons & Dragons: L’onore dei Ladri è abbastanza vicino al modo in cui si giocava una volta, o si fa tuttora quando non si vogliono tirare fuori per forza delle tematiche impegnate ma solo avere un ritrovo per vivere un’avventura divertente in compagnia: il gruppo di eroi un po’ sciamannati che vivono di espedienti, coinvolti in qualcosa di più grande di loro e che, magari, cominciano a capire che possono essere dei veri eroi.
Magari vi siete galvanizzati dall’interpretazione di Joseph Quinn nei panni del tormentato Eddie Munson, avete visto Critical Role e The Legend of Vox Machina su Prime Video e volete sapere da dove viene quell’immaginario lì, e questo film di Dungeons & Dragons vi sta iniziando a far stuzzicare la voglia di tirare dei dadi dalle forme strane, ma non sapete come fare ad iniziare a giocare davvero.
Tranquilli, è una cosa normale e siete in buonissima compagnia.
Il gioco di ruolo è fondamentalmente basato sul proselitismo perché, in prima battuta, servono almeno 3-4 persone per iniziare a giocare. Questo significa passaparola o invitare qualcuno a giocare, e prima ancora convincerlo che si tratti di una cosa fighissima (di questo ne riparleremo, tranquilli).
Soprattutto quando ci sono questi fenomeni mondiali che spingono qualcosa che prima era una nicchia, ci si ritrova in un marasma mentale in cui si pensa “anche io voglio farlo!” ma non si sa come farlo effettivamente, poi.
Dungeons & Dragons, e tutti gli altri giochi di ruolo che scoprirete una volta che verrete risucchiati senza pietà coinvolti in questo bellissimo mondo, possono risultare a volte un po’ indigesti, meno facili da approcciare di quanto possa sembrare. Spesso c’è da leggere almeno un po’, a volte tanto, o comunque ci vuole un minimo di approccio attivo.
Quindi, come si fa ad iniziare a giocare di ruolo? Provo a spiegarvelo.
Nella speranza che tra di voi ci sia un futuro Eddie Munson o un Chris Pine che voglia interpretare il Bardo della vita.
La prima cosa da fare è: iniziare. Se volete provare a giocare buttatevi in un tavolo da gioco.
Associazioni, club legati a negozi, amici di amici. Se proprio non trovate nessuno in presenza, ci sono una vagonata di gruppi Discord tra conoscenti, community di riferimento e quelli ufficiali degli editori italiani: andate in cerca di sessioni di giochi che vi stuzzicano anche solo lontanamente.
Alcuni content creator come (sì, segnatevi questi nomi) Claudio di Biagio e il suo Aletheia, Stef Kyrian, 20 Facce, D20 Nation, Inntale, Giadadiruolo, La Madre dei Draghi e tanti altri offrono spesso la possibilità di giocare in loro compagnia. (Al limite anche noi di N3rdcore, se mi decido una buona volta ndLorenzo)
Non fermatevi alla prima partita. Vi può andare benissimo e troverete il gruppo perfetto, oppure potreste finire per passare una serata tremenda.
Può capitare, ma non vi allarmate se la vostra prima partita ad un gioco di ruolo non vi ha divertito. Ci sono così tante variabili che è difficile trovare subito la situazione perfetta per voi.
Al di là dell’alchimia tra giocatori, del momento giusto con il gruppo giusto, di un Master che ha davvero voglia di introdurre nuove persone (spoiler: ne troverete molti che non ne vogliono sapere, abbiate pazienza), la variabile più importante è quella del gioco in sé.
Dungeons & Dragons è il gioco di ruolo più famoso del mondo®, quello che più probabilmente vi ritroverete a giocare per la legge dei grandi numeri, ma non è certo l’unico, anzi.
Il grande vantaggio del momento storico attuale, rispetto agli anni di Eddie Munson e soci è che, sostanzialmente, potete giocare davvero a quello che vi passa per la testa.
Ci sono giochi per ogni genere di storia, difficoltà di regolamento e approccio, con la presenza più o meno massiccia del Master, pieni dadi e tabelle o quasi completamente astratti e puntati solo sulla narrazione. Se volete davvero conoscere il mondo del gdr è impossibile che non troviate almeno un gioco che vi soddisfi.
Magari ne troverete solo uno, ma non mollate.
Se, invece, avete un gruppo di amici da coinvolgere e magari avete scelto di essere voi il Master, c’è un altro ostacolo da superare: i primi acquisti.
Vi servirà, ovviamente, un gioco che vi soddisfi e vi intrighi.
Prendiamo il nostro caro Dungeons & Dragons, che ha ben due kit introduttivi: Starter Set e Kit Essenziale.
Lo Starter Set è stata la prima scatola introduttiva della quinta edizione di D&D, ed è quella più immediata da utilizzare. Ci sono cinque schede per i personaggi precompilati, un bignami delle regole per Dungeon Master e giocatori, e una manciata di dadi.
C’è anche un’avventura ovviamente, vi durerà per svariati mesi e, a detta di molti, si tratta anche di uno dei migliori moduli d’avventura ufficiali tra quelli pubblicati da Wizards of the Coast.
E il Kit Essenziale? Si tratta sempre di una scatola introduttiva, ma in versione premium, se vogliamo. C’è tutto quello che c’è nello Starter Set, più un regolamento che vi spiega come creare i vostri personaggi, uno schermo del Dungeon Master (esclusivo, per altro) con i riferimenti rapidi alle regole, una nuova avventura e alcune mappe.
Se potete scegliere, puntate sul Kit Essenziale perché ovviamente più moderno e duraturo, visto che vi permette anche di creare dei personaggi ex-novo. Ma lo Starter Set è un ottimo ripiego e, se siete alla prima esperienza, ancora più immediato.
Anche altri giochi hanno i loro starter set o kit introduttivi, che vogliate giocare Il Richiamo di Cthulhu, Cyberpunk, Warhammer Fantasy o Starfinder, giusto per fare alcuni esempi.
I giochi che non hanno dei kit introduttivi sono dotati quasi sempre almeno di un quickstart, ovvero un documento che racchiude le regole essenziali e vi permette di capire come funziona il sistema, e spesso di giocare anche una breve avventura.
A prescindere dal gioco che vogliate giocare, come prima esperienza non avete assolutamente bisogno di comprare i manuali definitivi. Si tratta di spese spesso tra il “non indifferente” e “impegnativo” che, per iniziare a scoprire questo mondo, non vi servono.
Adesso mi tocca fare una raccomandazione che può sembrare eccessiva ma che, anche per testimonianza di alcuni amici e conoscenti che gestiscono negozi di giochi, va sempre fatta a prescindere: leggete le cose che comprate.
Soprattutto con i kit introduttivi non vi serve sapere altro al di fuori di quello che c’è scritto nel manuale. Come si gioca, di cosa parla il gioco, qual è lo stile e quali sono le regole, e così via.
I podcast, i libri sul tema, le community e i tutorial arriveranno in un secondo momento: iniziate leggendo i vostri giochi, e poi giocateli.
Ora dovreste avere tutte le risposte necessarie alla domanda che ha mosso questa mia riflessione.
Un discorso che mi sentivo di fare perché grazie a Stranger Things sono arrivati tantissimi nuovi curiosi e, anche per la naturale difficoltà di approccio al medium, spesso questi curiosi si perdono un po’ per strada. La domanda con cui ho titolato l'articolo l'ho sentita, in queste ultime settimane, un po' di volte tra i curiosi.
Io stesso avrei voluto un articolo del genere da leggere molti anni fa.
Non è completo, perché ci sarebbe altro da dire, ma intanto iniziate a giocare. Magari raccontateci com’è andata, poi ne riparliamo sempre su queste pagine.