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Brevissima guida per fumettisti in viaggio per Lucca Comics - Parte tre: di ritorno da Lucca

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Terza e ultima tappa (per ora) della guida per aspiranti fumettisti: cosa fare dopo aver mostrato il portfolio e/o un proposal?

Hai partecipato a Lucca Comics & Games e magari hai parlato con editor, case editrici e persone che come te vogliono fare fumetti o magari i fumetti già li fanno. Hai mostrato il tuo portfolio e/o un tuo proposal. E ora?

Respira.

E mentre respiri fai mente locale e riorganizza le cose che hai scoperto durante la fiera. Letteralmente.

Se hai conosciuto persone nuove, ricorda i loro nomi e scriviteli da qualche parte, soprattutto se sono editor, agenti o comunque lavorano in una casa editrice. Avere una lista di contatti, sul lungo termine, è essenziale. Quindi cerca di farti una rubrica che sia il più possibile comoda per te per ritrovare "Quella persona che ho visto due anni fa a Lucca e diceva di fargli vedere roba più in là oh mio dio come si chiama!?!".

Foto di Malou Scuderi

Stesso discorso se hai conosciuto nuove case editrici di cui prima non avevi idea. Fanno roba che ti pare nelle tue corde? Ottimo, segnatele e recupera alcuni dei loro volumi. Hai scoperto cose interessanti anche fuori dal mondo del fumetto, magari girando per i padiglioni dedicati al gaming o alla narrativa? Perfetto, e indovina? Segnati tutto quello che ha attirato il tuo interesse. Creati la tua mappa del mondo editoriale e dell'intrattenimento italiano, è quella in cui ti dovrai muovere per lavorare (e trovare cose molto fighe anche per il semplice motivo di godertele).

"Ok, però ho avuto un colloquio con un editor e mi ha detto di contattarlo nei prossimi tempi. Che faccio?"

Fai quello che ti ha detto. Se qualcuno dice che ha piacere di vedere tuoi nuovi lavori, quasi certamente ti ha pure dato i suoi contatti e, in alcuni casi, fatto richieste specifiche. Segui le sue istruzioni: ogni casa editrice ha le sue esigenze, quindi non esiste un metodo che funziona per tutte le case editrici.

Magari hai parlato con 2-3 editor, e ciascuno ti ha dato consigli un po' diversi. Lo so, può essere frustrante e generare confusione ma, di nuovo, respira e guarda le cose da un paio di passi indietro a distanza: proprio perché ogni casa editrice ha esigenze diverse è normale ricevere indicazioni e commenti diversi rispetto al tuo portfolio o proposal. Per cui ripensa a tutti i commenti ricevuti e guarda quali tornano (e probabilmente sono quelli più tecnici legati a eventuali piccole carenze su disegno e/o scrittura), e quali invece sono molto diversi. Questi ultimi possono essere i più illuminanti perché, probabilmente, sono legati alla linea editoriale della casa editrice con cui hai parlato: ragionaci sopra, guarda cosa pubblica e molto probabilmente vedrai che c'è una logica editoriale dietro all'appunto che ti hanno fatto. Insomma, alcuni commenti non li prendere sul personale, sono legati alla professione.

"A me invece non mi hanno detto di spedire altro. Che faccio?"

Come dicevo sopra: se ti hanno detto che è una questione di linea editoriale, pensa bene a quello che vuoi fare e come lo fai. Se ti piace l'horror più estremo e la casa editrice non lo pubblica, o non contatti più quella casa editrice oppure vedi tu se hai qualcosa in linea con loro e ci riprovi.

Foto di Malou Scuderi

Se invece ti hanno detto che attualmente il progetto o il tuo portfolio non interessa, senza dare spiegazioni più precise (può succedere, fa parte del lavoro), hai due opzioni: non mandi più nulla, oppure aspetti qualche mese e mandi un proposal diverso o un portfolio AGGIORNATO.

"In che senso aggior..."

Nel senso che nei prossimi mesi scriverai nuove idee oppure disegnerai nuove tavole, perché vuoi fare fumetti e il tuo percorso di ricerca non si ferma di fronte a nessun rifiuto. Non puoi sperare di trovare la tua via se non cammini regolarmente, e ti riposi regolarmente. Quindi dopo il normale e fisiologico rodimeneto perché ti hanno detto no, ti riposi e riprendi in mano penna, matita, tavoletta grafica, pennelli, ossi di seppia o dita mozzate, fai tu, e scrivi qualcosa di nuovo e disegni qualcosa di nuovo.

Quando hai nuovo materiale, materiale che ti convince e che, magari, ti pare sia materiale che ha fatto un passo avanti rispetto a prima tenendo conto delle osservazioni ricevute durante gli incontri con editor e altre persone, ti fai sentire di nuovo. Soprattutto se le persone con cui hai parlato, anche se non ti hanno dato un'opportunità di lavoro, ti hanno dato comunque suggerimenti ben circostanziati (quindi si son presi tempo per parlarti) e incoraggianti.

Mostrare il tuo portfolio regolarmente a editor, case editrici, agenzie e service editoriali è normale. L'importante è che il portfolio sia aggiornato. Non cadere nell'errore di far vedere ogni quattro mesi le stesse cose alle stesse persone: chi fa fumetti ha bisogno di sapere che sai fare in quel momento, non mesi prima. E ha bisogno di idee e stili nuovi. Farsi sentire regolarmente mostrando che si sta andando avanti con la propria ricerca è un buon modo per non farsi dimenticare dalle persone che hai conosciuto a Lucca. E che magari incontrerai a un'altra fiera.

Perché nell'arco dell'anno non esiste solo Lucca Comics & Games. Sì, è l'evento di cultura pop più importante d'Italia, d'Europa e tra i primi 2-3 del mondo. Ma se vuoi fare fumetti ci sono eventi lungo lo stivale più o meno tutto l'anno, alcuni grandi, alcuni medi, alcuni piccoli. Se avrai modo di girarne diversi, noterai una cosa tanto banale quanto vera: dopo un po' ritrovi gli stessi volti.

E quelli sono volti che, se vuoi lavorare nel fumetto, devi imparare a conoscere per capire che fumetti vogliono fare e in che modo li vogliono fare.

Nei prossimi mesi ci saranno la Children's Books Fair di Bologna, specializzata in libri illustrati per i più piccoli (settore in cui se scrivi o disegni puoi trovare sbocchi lavorativi) in cui trovi comunque sempre più fumetti. Ci sarà il Napoli Comicon. Ci sarà l'Arf. Il Bergamo Comicon. Arriveranno le fiere estive come il BeComics. Arriverà Treviso Comic Book Festival. Tornerà Lucca fra un anno.

Quindi hai due opzioni: aspetti un anno e torni con un portfolio aggiornato a Lucca. Oppure cerchi le date delle altre fiere che sono alla tua portata, un calendario e ti organizzi in modo da poter far vedere i tuoi lavori aggiornati ai vari eventi.

Questo richiede tre cose: tempo, energie e soldi. Solo tu conosci davvero le tue riserve di queste risorse, quindi solo tu puoi decidere in che modo spenderle e a quali eventi andare. Quindi il consiglio è sempre il solito: studiati bene i programmi delle fiere, guarda in quali vengono tenute portfolio review e call per nuove voci, vedi che case editrici partecipano. Inoltre non dimenticare una delle voci più importanti, se non la voce più importante che puoi sentire alle fiere: fumettisti e fumettiste che già lavorano.

A Lucca di sicuro avrai avuto modo di parlare con persone che già fanno fumetti, o che hanno cominciato da pochissimo o stanno cominciando come te. Quelle voci sono essenziali per capire gli ingranaggi del mondo del fumetto dal basso, attraverso il confronto delle esperienze personali, passandosi dritte e consigli, facendo rete di supporto, intessendo magari sodalizi artistici che possono anche sfociare in amicizie. È tra quelle persone che fanno fumetti che puoi trovare una quantità di consigli lunghissima che non posso riassumere in un piccolo articolo. Persone che, appunto, dopo un po' di frequentazione degli eventi incrocerai regolarmente, persone che sono il sangue, la carne e il cuore che danno vita agli eventi al di là delle organizzazioni che li mettono in piedi.

Ci si vede al prossimo evento. Nel frattempo aggiorna il tuo portfolio.

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